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COGLIERE I SEGNALI DEL DISAGIO ADOLESCENZIALE

Quali sono i segnali di disagio adolescenziale più frequenti ai quali dover fare attenzione?


Le manifestazioni del disagio del ragazzo o della ragazza possono essere
rilevati attraverso una serie di segnali (non si parla di diagnosi ma di segnali di stati di sofferenza, il cui senso e la cui rilevanza o meno vanno valutati caso per caso) dei quali di seguito elenchiamo alcuni dei più frequenti: 

  • difficoltà ad affermare la propria personalità, crisi di identità (chi sono?, non mi riconosco più?);(non riescono a capirmi, mi trattano come se fossi un bambino, invadono i miei spazi, non li sopporto più);  
  • disfunzioni nell’alimentazione come eccesso o rifiuto del cibo e spesso ripercussioni sul peso corporeo (non ho fame, il cibo mi ripugna, ho sempre fame, ci sono momenti in cui non riesco a smettere di mangiare, vomito quello che ho mangiato);  
  • difficoltà a riconoscere con chiarezza i propri obiettivi di vita (non so in che direzione andare, non so cosa voglio);  
  • problemi scolastici (non mi importa niente della scuola, non riesco a dimostrare che sono capace, non sono intelligente); 
  • (mi ha lasciato, nessuna/o mi vuole, chi potrebbe amarmi così come sono);  
  • isolamento rispetto al gruppo dei coetanei (non ho voglia di vedere nessuno, non me la sento di uscire di casa):disagio nelle relazioni con i coetanei (non riesco a parlare con gli altri, mi arrabbio con tutti, gli altri non mi considerano, nessuno mi ascolta, non riesco a farmi degli amici, non sto più bene con i miei amici);  
  • disagio rispetto al proprio corpo (non mi piaccio, mi sento grasso, sono troppo alto, sono cambiato e non mi piace come sono adesso);dubbi sulla propria identità sessuale (non so se mi piacciono le ragazze o i ragazzi, faccio pensieri su quelli del mio stesso sesso, ho il timore di essere gay, ho il timore di essere lesbica);  
  • angosce e paure (ho paura di stare da solo, in certe situazioni mi blocco, ho paura di quello che gli altri pensano di me, ho paura di non piacere e di come mi giudicano); (ho dei pensieri che mi disturbano e che non riesco a controllare, mi lavo le mani in continuazione, accendo e spengo la luce senza motivo, etc..);  
  • autolesionismo manifestato attraverso pensieri o veri e propri comportamenti (ho pensato di suicidarmi, penso di farmi del male, ho provato ad uccidermi, mi taglio, non mangio, vomito apposta, faccio cose pericolose, mi faccio, bevo); 
  • somatizzazioni cioè malessere fisico per cui è stato verificata (per esempio dal medico di famiglia) l'assenza di una causa organica (mi viene spesso mal di testa, mi va a fuoco lo stomaco, ho la pelle sempre irritata);  
  • rabbia e aggressività (mi arrabbio con estrema facilità, perdo il controllo, odio tutti).
Centro Psicologico Psicoterapico specialistico Milano 
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Fonte: Dr.ssa Laura Nannucci http://www.psicoterapiarca.it/186_0/default.ashx#1